Realizzata probabilmente dopo l’invasione mongola del 1242, originariamente chiamata Mercato Polacco, assunse nel tempo le denominazioni di Mercato del Sale, Piazza di Blucher e infine Piazza del Sale.
La Piazza, con la sua forma quadrata, si trova a sud ovest del Rynek ed è il mercato secondario di Breslavia. Al contrario del Rynek, questa piazza non ha edifici nella sua parte centrale. I palazzi che la circondano sono simboli del vecchio potere mercantile di Breslavia. Uno dei più grandi è quello che occupa la metà del lato sud della piazza. Si tratta dell’edificio neoclassico sede della Vecchia Borsa, progettato nel 1882 da Carl Ferdinand Langhans. Sulla facciata si può vedere lo stemma del principe Wratyslaw, fondatore della città.
Entrando in piazza ciò che attira in particolare lo sguardo sono le numerose bancarelle che vendono fiori e che restano aperte fino a tarda notte. Il nome della piazza deriva dal fatto che in passato che vi si commerciava il sale, oggi il nome più adatto sarebbe invece “Piazza dei Fiori”.
Sul lato nord si possono osservare dei palazzi decorati con statue di uomini di colore. All’incrocio con ul. Kiełbaśnicza e ul. Ruska c’è il Palazzo, ricostruito dopo la seconda guerra mondiale, “Casa sotto i tre neri”, così chiamato in quanto decorato con tre sculture raffiguranti persone di colore.
All’altezza dei numeri civici 2 e 3 si trova la cosiddetta “Casa sotto il Nero”. Questo edificio costruito nel 1928 in passato ha ospitato una storica farmacia chiamata “Sotto un piccolo nero” ed attualmente è sede di uno dei giornali più importanti della Polonia, “Gazeta Wyborcza”. Non si sa come sia nata l’idea della scultura, tuttavia la storia della sua realizzazione è molto curiosa. Uno dei progettisti, il grafico Eugenio Get Stankiewicz, ha posato da modello per la fusione della scultura. Dopo che essa fu mostrata al pubblico, i medici scoprirono che il piccolo nero soffriva di ernia ombelicale, perciò il modello si rese conto in questo modo di doversi operare con urgenza.
In piazza si erge un monumento molto curioso, realizzato dall’artista polacco Adam Wyspianski nel 1996. È un obelisco simile aduna fiamma di fuoco. Esso ricorda un evento accaduto nel XV secolo, quando, dopo il sermone del francescano Giovanni Kapistran, molti cittadini portarono dalle loro case mobili, abiti ed altri oggetti considerati lussuosi per bruciarli proprio al centro della piazza.
Sotto la piazza c’è un rifugio che ha una superficie di 1000 mq e può ospitare fino a 300 persone. Era utilizzato durante la seconda guerra mondiale ed era dotato di due ingressi, di diversi bagni e di un efficiente sistema fognario.