Si tratta di uno dei più bei monumenti gotici della Slesia. Fu fondata dal principe Enrico IV il Probo, dopo un lungo conflitto con il vescovo Tommaso II. Fin dall’inizio venne usata come una chiesa
destinata alla sepoltura ed a corte. Dapprima, nel XIII sec. fu costruito il presbiterio, successivamente, nel XIV sec. vennero realizzati il corpo della navata e il transetto. Attualmente si sviluppa su due livelli, con pianta a croce latina. E’ una chiesa a sala, cioè presenta navate laterali di uguale altezza rispetto a quella centrale. Dispone di due torri, una delle quali alta 69 metri, sormontata da una guglia. Da questa chiesa, purtroppo molto danneggiata durante l’ultima guerra, proviene un bellissimo sarcofago di Enrico IV il Probo, attualmente conservato nel Museo Nazionale di Breslavia.
Il fondatore della chiesa fu sepolto qui alla sua morte, nel rispetto della sua volontà, tuttavia le sue spoglie, per volere dei nazisti, furono successivamente riesumate e andarono perse.
La chiesa realizzata in mattoni presenta due livelli, quello inferiore consacrato a San Bartolomeo, quello superiore a Santa Croce.
Ha 66 m di lunghezza, 44 m di larghezza mentre l’altezza è di 19 m. Degno di nota è il tetto, sopra la navata centrale, condiviso con il presbiterio. Le navate laterali sono coperte con
traverse.
La chiesa inferiore ha una storia turbolenta. E’ stata più volte oggetto di furti, trasformata in magazzino, in stalla e in rifugio per i cittadini. Dentro la chiesa inferiore si possono osservare elementi di diverse epoche. Di età medievale è il bassorilievo di Sant Sant’Edvige, rinascimentali sono invece le lapidi e la fonte battesimale.
La chiesa superiore ha un interessante timpano in cui sono rappresentati la Santa Trinità, Enrico IV Probo e sua moglie in adorazione. Fu realizzato nel 1350, quando si conclusero i lavori di costruzione dell’edificio.
Sull’altare centrale si può osservare il trittico del XV secolo. Nel transetto sud si trova una pietra tombale del 1535, bell’esempio di primo rinascimento in Slesia.
All’esterno della chiesa, sulla piazza si può ammirare la bellissima statua di San Giovanni Nepomuceno, realizzata in stile barocco nel 1732 da un bravissimo artista, J.J. Urbanski. Sul piedistallo della stessa si possono osservare delle scene di vita di questo famoso santo ceco.
Indirizzo
Plac Kościelny
Tel: + 48 71 322 25 74
Per saperne di più www.archidiecezja.wroc.pl
Orphanotropheum
Accanto alla Chiesa di Santa Croce si trova un edificio barocco. Si tratta di un vecchio orfanotrofio destinato ai giovani nobili, attualmente sede di un Centro pastorale. L’Orphanotropheum, costruito tra il 1702 e il 1715 e distrutto durante la guerra, è stato interamente ricostruito.
Qui sorge anche una piccola chiesa gotica dedicata ai santi Pietro e Paolo, anche essa ricostruita dopo la seconda guerra mondiale.
Procedendo verso la cattedrale possiamo leggere delle scritte in latino impresse sulle case. Si tratta di famose sentenze, tra le quali la frase “Non domo dominus, sed domino domus honestanda est”, cioè “Non è la casa che deve conferire decoro al padrone, ma il padrone alla casa”.
Lungo la via, in corrispondenza del numero civico 11 si trova la residenza degli arcivescovi di Breslavia, mentre al numero 15 c’è il Palazzo Arcivescovile, sede della Curia Arcivescovile e della Pontificia Facoltà di Teologia.
Dall’altra parte della strada ai numeri 10-16 si trova la sede della Casa della Diocesi dei Sacerdoti Emeriti. Davanti al palazzo nr 16 sul marciapiede sono stati fissati alcuni resti della più vecchia Scuola cattedrale di Breslavia risalente al XIII secolo.