Stare Jatki
A Stare Jatki, dove un tempo c’erano le antiche botteghe dei macellai, oggi si trova una serie di curiose e simpatiche sculture di piccole dimensioni che rappresentano animali della fattoria.
La Venezia del Nord
Breslavia per numero di ponti e passerelle sul fiume, quasi 120, è tra le prime città in Europa, preceduta solo da Venezia, Amsterdam e San Pietroburgo. Per questo viene definita “la Venezia del Nord”.
La città può anche vantare uno dei più vecchi ponti d’Europa. Si tratta del Most Piaskowy, sul fiume Oder. Si ha notizia che già nel 1149 si pagava un pedaggio per poterlo attraversare.
Il ristorante più antico
A Breslavia si trova il più vecchio locale gastronomico d’Europa. È Piwnica Świdnica, aperto già nel 1275.
Altre curiosità
Il Municipio di Breslavia è il più vecchio della Polonia. L’edificio è anche uno delle più belle e delle più datate costruzioni civiche in stile gotico dell’Est Europa.
Nel XVII secolo l’astronomo e matematico Halley, noto per aver dato il nome alla cometa, fece importanti studi statistici sulla popolazione di Breslavia. Questi calcoli furono utilizzati per definire i premi delle prime polizze assicurative sulla vita.
La linea dei tram che percorre la città fu realizzata nel 1893 ed è la più antica della Polonia. Prima che fosse messo in funzione l’apparato elettrico i tram erano trainati da cavalli.
Nel 1863 due fratelli, Karl e Louis Stangen, hanno aperto a Breslavia la seconda agenzia viaggi del mondo. La prima in assoluto fu quella di Thomas Cook, più vecchia solo di qualche anno rispetto a quella polacca!
Nel 1938 Adolf Hitler si recò a Breslavia per partecipare alle cosiddette “Manifestazioni sportive” un evento che era, in realtà, un’occasione di propaganda nazista. In città giunsero atleti tedeschi da tutto il mondo per mostrare le loro abilità sportive davanti al Fuhrer.
Quando Wroclaw era sotto il controllo tedesco, Hitler, Goebbels e Goering furono premiati come cittadini onorari. I titoli non furono mai annullati ma ciò non si rese necessario visto che tutte le onorificenze riconosciute dal governo tedesco in territorio poi divenuto polacco non furono considerate valide dalla Polonia.
Negli anni ’70 del XX secolo in città ci fu un’epidemia di peste nera. Molti cittadini furono messi in quarantena. Si tratta di un fatto estremamente strano per tempi così recenti. In quella circostanza vennero contagiate novantanove persone e ci furono sette vittime.
Breslavia per due volte ha ospitato San Giovanni Paolo II, il quale l’ha definita “Città che unisce …”. In effetti qui si incontrano le tradizioni spirituali dell’Oriente e dell’Occidente.
Hala Stulecia, detta anche Hala Ludowa, è un curioso palazzo in forma rotonda, che nel 2006 è stata inserita nella Lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
A Ostròw Tumski, ogni sera un lumaio, non a caso chiamato “Signor Lumaio”, ripete l’antico rito dell’accensione manuale di 90 lampioni a gas.
In uno dei palazzi del centro storico funziona ancora un “Paternoster”, l’unico della città. Si tratta di un ascensore senza porta, che viaggia ad una velocità costante e non si ferma in tutti i piani.