Lo Zoo di Breslavia è il più vecchio in Polonia e con i suoi 33 ettari è anche uno dei più grandi. È stato inaugurato il 10 luglio 1865.
Al suo interno ci sono numerosi edifici di grande valore storico e architettonico, realizzati tra ila fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Tra i più belli ci sono la Torre degli Orsi, la Piccola Casa della Nutria, e l’ingresso dalla parte del fiume Oder, in stile giapponese. Interessante è anche l’ingresso principale, realizzato nel 1935, una copia modernista della Porta di Brandeburgo di Berlino.
Attualmente nella struttura si possono vedere 7808 animali di 1082 specie diverse.
Lo zoo, nella sua lunga storia è stato chiuso solo in due circostanze, in entrambi i casi a causa della guerra. La prima volta dal 1921 al 1927, dopo la Prima guerra mondiale, per via della crisi economica della città. La seconda volta tra il 1945 e il 1948, durante il secondo conflitto bellico.
Il progetto dello zoo fu realizzato da Karl Ludecke; il primo direttore fu il dottore e naturalista Franz Schlegel. Già dopo due anni dall’inizio dei lavori lo zoo fu aperto al pubblico. Molti animali furono regalati da alcuni magnati polacchi, tra i quali il principe Czartoryski che donò un cervo.
Inizialmente vi si potevano vedere daini, lama, orsi, cammelli, lupi, cervi e una zebra. Il numero di animali era limitato, ma lo zoo si ingrandì velocemente. Nel 1875 contava già 800 esemplari. Nella seconda metà del XIX sec. fino alla prima guerra mondiale si organizzarono mostre dedicate alle tribù più lontane dalla civiltà moderna.
Grazie al secondo direttore Hermann Stechmann lo zoo raddoppiò il numero degli esemplari, arrivando a 1600 unità. Stechmann era molto legato alla struttura che gestiva, tanto che nel suo testamento lasciò in eredità allo zoo una notevole quantità di denaro, 38.000 marchi, e un gorilla, acquistato qualche anno prima al costo di 2.400 marchi. SI trattava di una femmina di gorilla, specie allora ancora poco conosciuta. Pussi, questo il nome dell’animale, visse allo zoo di Breslavia per 7 anni, divenendone uno dei simboli.
All’inizio del XX sec. divenne direttore Friedrich Grabowsky. Durante la sua gestione, il giorno della presentazione dello spettacolo degli Arabi di Tunisia, lo zoo raggiunse l’incredibile cifra di 41 mila visitatori, stabilendo un record strabiliante, mai battuto dopo!
Purtroppo la Prima guerra mondiale causò ingenti danni. Circa il 90% degli animali morirono per malnutrizione e gli esemplari che sopravvissero furono venduti.
La nuova apertura ebbe luogo il 1 maggio 1927 e alla fine dell’anno lo zoo registrò la visita di ben 500 mila persone! I visitatori erano interessati soprattutto a vedere il primo ed allora unico esemplare presente in Europa di lamantino africano.
Il nuovo direttore Martin Schlott riuscì a portare il numero degli animali a 2.000 unità. Di questi l’85%, purtroppo, morì a causa della Seconda guerra mondiale. Parte fu uccisa dalla fame e dal freddo, parte fu abbattuta durante l’assedio del 1945.
Nel dramma non mancarono, fortunatamente, le storie a lieto fine. Tra queste le più famose, quelle dell’ippopotamo di nome Lorbas e del leone Astor. Entrambi furono portati nelle campagne e riuscirono a sopravvivere alla guerra.
Nemmeno il secondo conflitto mondiale riuscì comunque ad arrestare la storia dello zoo. Esso, dopo la guerra, riaprì nuovamente il 18 luglio 1948. Il direttore era allora Karol Lukaszewicz, che ebbe il merito di incrementare notevolmente la superficie da 14 a 26 ettari, di portare per la prima volta in Polonia oranghi, giraffe e rinoceronti e di pubblicare la prima guida dello zoo. A conferma della buona gestione di Lakaszewicz il numero dei visitatori registrati nel 1954 fu il più alto tra quello di tutte le strutture dello stesso tipo in Europa.
Successivamente, per ben 40 anni, direttore dello zoo fu Antoni Gucwinski, che gestì la struttura insieme alla moglie Hanna. La coppia divenne famosa in quanto, nel 1971, condusse un interessante programma televisivo chiamato “Con la videocamera fra gli animali”.
Curiosità
Una signora di Breslavia racconta del suo incontro, avvenuto molti anni fa con la moglie del direttore. Wlodzimiera, questo il nome della donna, da bambina era disperata in quanto la sua amata coniglietta era morta dopo il parto, lasciando orfani i suoi piccoli cuccioli. Decise così di chiamare lo zoo e riuscì a parlare facilmente con la Signora Gucwinska. Quest’ultima le dedicò molto tempo e le diede i giusti consigli per provare a salvare i piccoli, mostrando un’attenzione e una competenza che stanno a dimostrare la disponibilità e l’amore che la coppia metteva nel proprio lavoro. Per loro, dirigenti affermati e uomini di spettacolo, non era importante occuparsi solo del leone dello zoo, ma anche del coniglietto di una persona estranea.
Attualmente il direttore è Radoslaw Ratajszczak e con lui lo zoo non ha smesso di svilupparsi. Attualmente l’obiettivo che persegue la dirigenza è soprattutto quello di migliorare la qualità di vita degli animali, con l’apertura di nuovi spazi, più grandi, accoglienti e moderni.
Nel 2010 sono stati aperti il “Padiglione del Madagascar” e il “Padiglione del Sahara”.
Nel 2012 è stato dedicato uno spazio ai gatti selvatici, è stato inaugurato il Padiglione “Terai” per rinoceronti, gibboni e muntjak e soprattutto sono iniziati i lavori di costruzione di un Africanarium – Oceanarium per gli animali africani dell’Oceano. Vi è stato un grande investimento che ha portato peraltro alla realizzazione della più profonda piscina del mondo (4,5 m di profondità), progettata per ospitare i pinguini.
Sempre nel 2012 lo zoo di Breslavia è stato inserito nel programma di allevamento di okapi. Dal 2013 possiamo ammirare qui due esemplari, unici in Polonia, di questi curiosi animali.
Il settore più visitato è, comunque, senza dubbio il Focarium, dotato di una piscina con una capacità di 1000 m3 e di moderni pannelli trasparenti che permettono di vedere le foche nei loro movimenti sott’acqua.
Lo zoo di Breslavia può vantare esemplari di specie molto rare, tra queste: l’oritteropo, il tragulo delle Filippine, il malgascio, la tigre di Sumatra, l’acelafo rosso, l’otaria orsina del Capo, l’ursone, il riccio dalle orecchie lunghe, il semnopithecus, il nandù di Darwin, la tartaruga delle Galapagos e molti altri ancora.
La più grande attrazione dello zoo e indubbiamente il nuovo “Afrykarium” inaugurato nel 2014, dopo due anni di lavori. La struttura è a tre piani di cui uno sotto terra. Il complesso comprende 19 piscine, acquari e serbatoi d’acqua per una superficie totale di 4.600 metri quadrati, una portata di 15 milioni di acqua e 50 filtri. Al momento dell’apertura dell’Afrykarium si potevano ammirare alcune migliaia di animali appartenenti a più di 100 specie diverse. Tutto l’investimento è costato circa 220 milioni di zloty.
Curiosità
Durante i lavori, in un solo turno di lavoro (i turni di un’intera giornata erano tre), lavoravano 700 persone contemporaneamente!
Il peso complessivo dell’acqua contenuta nell’Afrykarium è di 15 mila tonnellate, corrispondente al peso di 100 balene o 3000 elefanti!
Per rendere salata l’acqua della sola piscina del Mar Rosso occorrono 140 tonnellate di sale!
L’Afrykarium è diviso in due parti:
La parte esterna rappresenta la costa della Namibia, con due spiagge per foche e pinguini, divise da una struttura che ha la forma di una nave ed è dotata di terrazza panoramica per i visitatori.
La parte interna ha una lunghezza di 160 m e una larghezza di 54 m.
Essa ospita quattro diversi habitat: Fauna della spiaggia e barriera corallina del Mar Rosso, Fauna del Canale di Mozambico, Fauna della giungla del Congo e Fauna dell’Africa orientale.
Quest’ultimo è il settore che ospita il maggior numero di visitatori. Nelle sue piscine ci sono divertentissimi ippopotami, che si possono ammirare anche sott’acqua grazie alla presenza di pannelli trasparenti. Questi buffi animali vengono anche definiti “cavalli di fiume”, in quanto in acqua i loro movimenti somigliano a quelli di cavalli al galoppo! E’ uno spettacolo assolutamente da non perdere!
La più importante attrazione dell’Afrykarium è tuttavia il Tunnel del Canale di Mozambico, divenuto simbolo di questa parte dello zoo. Esso, lungo 20 m, ha una grande finestra larga 40 metri quadrati, realizzata con un vetro di 30 cm di spessore. Questa galleria attraversa la vasca e consente al visitatore di osservare gli animali avendo la sensazione che ci si trovi immersi in acqua insieme a loro. Sopra le teste dei passanti “volano” mantre, squali e gigantesche tartarughe. La sensazione che si vive è fantastica!
Importante! Nel periodo invernale viene organizzata la cosiddetta “Serata in Afrykarium”, dedicata a tutti coloro che si vogliono “trasferire” per alcune ore nel continente africano. Durante la visita è possibile cenare con tipici piatti africani, tra i quali zuppa di verdure e pollo con latte di cocco e chili, petti di pollo con salsa curry, mini japatti.
Indirizzo
Ulica Wróblewskiego, 1-5
Tel: +48 71 348 30 24
Per saperne di più www.zoo.wroclaw.pl
Orari invernali
Zoo e Afrykarium sono aperti tutti i giorni dell’anno
ore 9.00 – 15.00 (la visita è consentita fino alle ore 16.00, ma dopo le 15.00 non si può più entrare poiché le casse chiudono).
Serate in Afrykarium
Venerdì, sabato e domenica: 16.00 – 19.00 (la permanenza è consentita fino alle 20.00, ma le casse chiudono un’ora prima).
Biglietti
Biglietti individuali
Normale – 40 zl
Ridotto – 30 zl
Per studenti – 35 zl
Biglietti per i gruppi
Per famiglie (due adulti e massimo tre bambini) – 120 zl
Normale – 30 zl
Ridotto – 20 zl